Winter- nonwinter

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“Winter” è quella parola che stava scritta sul mio maglione preferito quando ero bambina. Winter, inverno, solo che io allora non conoscevo che poche parole d’inglese e credevo, col cuore colmo di gioia, che sul mio maglione preferito (bianco con sfumature di viola, grigio, rosa, fiocchi di neve) ci fosse scritto W Inter: “la squadra per cui tifo!”, esclamavo con entusiasmo. In realtà era la squadra per cui tifava e tifa il mio papà, mio inconsapevole primo iniziatore alle domeniche calcistiche, ma anche ai lunedì sera calcistici (Il Processo del Lunedì, la tv, noi seduti insieme a tavola a guardare gente che urlava e parlava di calcio). L’inverno, le schedine, i gol, assorbire il calcio come la vitamina D attraverso il sole, che in inverno in Sicilia non manca e che una volta dopo la partita Fabio e io siamo andati a goderci su una panchina di Barcarello, forse l’ultimo momento davvero nostro . Ma bando ai facili sentimentalismi, tanto è inverno comunque e le case storte di Amsterdam oggi forse torneranno dritte grazie a un simpatico vento freddo. Cielo grigio su (cit.), inverno grigio ma niente fiocchi di neve, notti in cui sarebbe bello passeggiare lungo i canali in bicicletta e non riuscire più a immaginare una vita diversa.

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